Amata carta, temuti pensieri
Tanto cari e preziosi, siete sovente,
In una vita piena di eventi,
Spaura di iati, distanti e assenti.
Il mare è calmo e io non me ne curo,
Sempre inseguendo un futuro oscuro.
Continuo ignaro e in lontananza
Un’amorfa corrente cresce, avanza.
Tiranna e impetuosa in tempesta
Si tramuta e verso riva si appresta.
Le prime onde impattano violente
Su una sponda ignara, interte.
Per contenerle, funziona niente.
Nella paura sommersa e assorta
Verso la carta, la mente smorta
Vomita svelta l’imago opprimente